Umasan e la moda eco-sostenibile

di La Redazione 0

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Ogni volta che si parla di moda o che si ha che fare con questo piacere della vita, ci sentiamo come in un mondo ovattato, separato dal resto dove sembra che non possa accaderci nulla di male, un pò come la gioielleria Tiffany dove si rifugiava Holly quando aveva le paturnie…

Eppure dobbiamo sempre tenere la testa fuori dal guscio e pensare anche a cose importanti e da difendere con urgenza, come il mondo in cui viviamo, sempre più in pericolo… Le due cose sembrano distanti solo in apparenza eppure possono, in realtà, andare molto d’accordo: così Umasan, marchio di moda high end olistico e vegano, ha pensato ad impiegare materiali non derivati da animali, ma  naturali e biologici, come le fibre alla proteina o quelle arricchite di alghe.

Il marchio è stato creato, in Germania, dalle sorelle gemelle Anja e Sandra Umann ed è stato lanciato nel 2011; le menti creatrici di Umasan non hanno fatto altro che coniugare il loro stile di vita alla moda, senza rinunciare, comunque, a stile e bellezza.

D’altra parte Anja, vanta alle sue spalle esperienze lavorative a Parigi, per maison quali Yohji Yamamoto e Strenesse; mentre Sandra nasce come fotografa.

Così da uno stile di vita che contempla gli insegnamenti del Buddismo e dello yoga, così come il rispetto per la natura e la dignita umana, nasce una linea di capi uomo, donna e unisex dalla silhouette minimalista e  funzionali e, insieme all’avanguardia, caratterizzati dall’uniformità del colore nero, dalle asimmetrie e da un’allure sofisticata.

Se qualcuno di voi dovesse trovarsi alla settimana della moda di Berlino dal 18 al 21 gennaio, di certo una città in fermento e creativa, potrà godere di un’istallazione a sorpresa di Umasan e recarsi nel negozio, proprio al centro di Berlino.

Tutti possono comunque acquistare i capi UMASAN nell’ onlineshop del sito: una parte delle vendite è devoluto ai progetti dell’organizzazione RESET, che sta curando, ad esempio, per la campagna di salvaguardia dei delfini fluviali in Amazzonia.

Fonte: style.it

 

 

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