I tesori spirituali dell’Ucraina – Oggi e Domani, i gioielli di Lobortas in mostra

di La Redazione 0

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Fino  al 31 ottobre, al Montenapoleone Expo & Congress Center,  di via Montenapoleone 6/A, a Milano, sarà possibile godere della luce dei gioielli esposti nella mostra I tesori spirituali dell’Ucraina – Oggi e Domani.

Ad essere esposte saranno le creazioni di haute joaillerie della celebre  house jewelry ucraina Lobortas: si potranno ammirare, così, preziosi e sfavillanti gioielli, parure matrimoniali, oggetti ed icone sacre ma, soprattutto la Principessa Cigno, anello che vanta il Guinness dei primati, conquistato proprio nel 2011, per i suoi 2525 diamanti incastonati.

La miriade di pietre, preziose brillanti e dalle mille sfaccettature, sprigionano un intenso bagliore e  vanno a comporre un cigno tridimensionale, con il lungo collo a ricurvo su stesso, che dà il nome alla creazione.

Insieme al fulcro della mostra, sarà possibile ammirare, per la prima volta in Italia,  le opere di tradizione classica e religiosa dell’Est Europa, realizzate da Lobortas che vanta 20 anni di attività alle sue spalle e che ha tra i suoi clienti la Chiesa ortodossa russa e l’ultima nipote degli zar, la granduchessa Maria Vladimirovna Romano.

Il valore artistico delle creazioni della casa di gioielleria è stato, comunque, riconosciuto in tutto il mondo: così i capolavori di Lobortas sono stati esposti nei musei europei ed  movimenti  Neobizantino e Avant-gard romantic, nella gioielleria, prendono avvio dalle tendenze nate in seno alla stessa casa.

Lo splendore dei gioielli sarà accompagneranno dalle “tele di luce” di Galyna Moskvitina:  la pittrice è la fondatrice della corrente artistica del realismo laternativo, basata su una particolare percezione delle emittenze luminose. Ciò a cui l’artista tenta di dare espressione, attraverso immagini fatte di luce cristallizzata, sono le sue esperienze spirituali e le avventure della sua anima: la Moskvitina, già famosa in epoca sovietica, è infatti tornata a creare dopo aver trascorso 15 anni in completa solitudine presso i  monasteri cinesi e indiani.

Fonte: elle.it

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