Pubblicata la nuova indagine della SMIC sul rapporto dei giovani con la contraccezione

di La Redazione 0

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La SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione) ha pubblicato il risultato di 6 anni di indagine, svolta tramite l’utilizzo del sito mettiche.it, dove i giovani italiani sono stati invitati a porre i loro quesiti riguardo alla contraccezione e alla contraccezione d’emergenza. È emerso un panorama abbastanza allarmante, e l’indagine stessa si è trasformata in comodo vademecum di facile utilizzo. L’idea dell’ebook è nata dopo l’approvazione della vendita senza ricetta medica della pillola del giorno dopo di ultima generazione (ellaOne è il nome commerciale). Una rivoluzione copernicana che rimanda alla donna la decisione di assumere o meno il farmaco.

L’indagine della SMIC
Sono sei anni che il sito mettiche.it permette ai giovani italiani di porre tutte le domande che vogliono sulla contraccezione, in forma totalmente anonima; medici, ginecologi, psicologi ed esperti del settore hanno, in questi anni, risposto ai quesiti più vari, rispondendo a tutte le domande che venivano poste loro. Tra queste 200 sono state selezionate per rientrare nell’e-book pubblicato dalla SMIC, disponibile sul sito mettiche.it per il download gratuito. Attraverso la lettura delle 200 domande si può facilmente comprendere quali siano le principali problematiche che interessano i giovani d’oggi, alle prese con i primi amori, il sesso e la contraccezione.

Un panorama non del tutto chiaro
Dalle ultime ricerche risulta che solo il 14% delle donne italiane in età fertili fanno utilizzo di contraccettivi ormonali, e una cifra identica utilizza come contraccettivo il profilattico. Questo significa che più di due terzi delle donne italiane non utilizzano alcun tipo di contraccettivo, se non il coito interrotto, metodo che non evita le malattie sessualmente trasmissibili e spesso neppure le gravidanze indesiderate. La SMIC si batte da anni per rendere più semplice ai giovani avvicinarsi ai contraccettivi ed ai contraccettivi d’emergenza, prima di tutto informandoli di ciò che hanno a disposizione.

I contraccettivi d’emergenza
I contraccettivi d’emergenza sono meglio conosciuti come “pillola del giorno dopo”; fino ad alcuni anni fa tale farmaco era dispensabile solo per chi era in possesso di regolare ricetta del medico; per le giovani donne tale necessità era altamente problematica, perché comportava la necessità di interfacciarsi con il medico di famiglia. Oggi nelle farmacie italiane è disponibile un contraccettivo d’emergenza a base di ulipristal acetato, che può essere venduto come farmaco da banco, senza ricetta medica. In questo modo l’utilizzo del prodotto è più semplice, ma questo non significa che lo si possa utilizzare con leggerezza. La SMIC si batte da anni perché le giovani donne riescano a gestire consapevolmente la loro possibilità di avere figli, senza dover ricorrere in modo ripetuto all’utilizzo di contraccettivi d’emergenza.

Ulteriori sviluppi
Oltre all’e-book “200 domande e risposte sulla contraccezione e contraccezione d’emergenza” la SMIC è attiva tra i giovani per informarli su una serie di temi che riguardano la sessualità, come la contraccezione, l’educazione ai sentimenti, la prevenzione delle gravidanze indesiderate. A tale proposito è partito anche il progetto informiamici.it, un’iniziativa che vuole stimolare gli studenti dei licei ad indirizzo artistico grafico per l’ideazione di alcune campagne che riguardano questi argomenti.

Ulteriori progetti
Da circa un anno sul sito mettiche.it oltre a poter porre i propri quesititi sulla contraccezione agli esperti del settore è disponibile anche un’App informativa per smartphone e un App gioco “Princesse Game” che insegna l’utilizzo dei metodi contraccettivi.

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