Zara nei guai, chiusi oltre 1200 negozi nel mondo causa pandemia

di Lucia D'Antuono 0

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La pandemia generata dal Covid-19 ha messo in crisi diversi settori dell’economia, con le attività commerciali che hanno dovuto fare i conti con crolli vertiginosi e tra queste ritroviamo le industrie della moda come Zara.

Il marchio spagnolo si ritrova per la prima volta in rosso dai suoi vent’anni di esistenza e questa situazione costerà all’azienda la chiusura di oltre 1200 negozi sparsi in tutto il mondo. La perdita è stata di ben 409 milioni nel primo trimestre del 2020, con un fatturato che è crollato a 3,3 miliardi rispetto ai 5,9 miliardi dei primi mesi del 2019. Non c’è però preoccupazione per il fallimento di questo brand, perché dal punto di vista delle azioni Inditex, che controlla la catena di store di Zara ed altri marchi come Stradivarius, Oysho, Bershka e così via, le ritroviamo in netto rialzo, merito delle mercato online.

Il mercato online in soccorso di Zara

Se gli store fisici hanno subito delle perdite importanti, non si può dire assolutamente lo stesso del mondo dell’e-commerce ed è qui che Zara ha intenzione di investire per il proprio futuro. Inevitabilmente possedere degli store fisici in tutto il mondo porta a delle spese importanti da dover sostenere, mentre con il mercato online tutto ciò non accade. Ecco che allora Zara si è ritrovata con un aumento del 50% delle vendite online nel periodo della pandemia da Coronavirus e ad aprile è arrivata anche al 95%.

Il futuro di Zara è il mondo dell’e-commerce

Sicuramente per i vari analisti Zara ha ricevuto un duro colpo da questa problematica emersa con il Covid-19, ma si tratta di uno stop temporaneo, visto come invece la situazione delle vendite online sia nettamente migliorata rispetto il passato e potrebbe essere questo il nuovo stimolo per garantire una ripartenza coi fiocchi al brand spagnolo. Il futuro di Zara è quindi il mondo dell’e-commerce, non è un caso che il gruppo Inditex abbia deciso di investire totalmente sul rafforzamento della piattaforma online.

Nel 2019 solo il 14% delle vendite provenivano dal mondo dell’e-commerce, ma entro il 2022 ci sarà un netto balzo, arrivando al 25%. Questo periodo nero per Zara non durerà molto, nonostante insomma la chiusura di diversi store in tutto il mondo, ci sarà una ripresa data dal mercato online.

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