Milano: le professioni richieste nel mondo della Moda

di La Redazione 1

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L’assessore Mascaretti: “Nella formazione Milano risulta essere una città dinamica, pronta a rispondere alle esigenze di volta in volta richieste dal mercato”. “Sono dieci le nuove figure professionali più richieste nel mondo della moda, un settore che genera, grazie alle sue imprese presenti sul territorio, quasi 5,6 miliardi di euro, pari al 7,8% del PIL milanese, impiegando oltre 41 mila addetti. Sono invece undici, tra le professioni più ricercate, quelle già esistenti. E nella formazione Milano risulta essere una città dinamica, pronta a rispondere alle esigenze di volta in volta richieste dal mercato”. Lo ha detto questa mattina l’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione, Andrea Mascaretti, a Palazzo Marino, presentando una ricerca realizzata da Pambianco Strategie d’Impresa che ha analizzato le diverse posizioni aziendali nelle imprese della moda del territorio milanese. Alla presentazione dello studio é intervenuto Carlo Pambianco, Presidente della Società Pambianco Strategie d’Impresa. I nuovi profili professionali più richiesti. Tra i nuovi profili professionali emergono, nell’area marketing, il brand manager, addetto alla pianificazione e controllo della strategia del marchio e gestore dei rapporti aziendali e il trade market manager che si occupa della pianificazione e del controllo della distribuzione dei prodotti. Nell’area vendite la nuova professione emergente risulta essere lo stock manager, l’addetto alla gestione dell’invenduto in azienda. Nell’area retail nascono la figura del merchandiser, che orienta le preferenze degli acquirenti, del visual merchandiser, che valorizza il prodotto sia dal punto di vista del posizionamento sia del prezzo all’interno del punto vendita e del retail operation manager, che controlla l’assortimento. Nell’indotto compaiono le figure del cool hunter, che individua le tendenze del mercato, del leisure manager, l’organizzatore di sfilate, eventi e manifestazioni fieristiche, dell’industrial property manager che tutela legalmente i prodotti dell’azienda e del personal shopper, il consulente personale nell’acquisto dei prodotti e accessori più alla moda.

Le figure professionali più richieste tra quelle già esistenti. Tra le figure professionali già esistenti la ricerca individua nell’area della produzione il modellista e il responsabile di prodotto, nell’area vendite il responsabile di show room, il responsabile vendite estero e l’area manager estero. Il direttore di negozio, il retail manager, colui che gestisce i negozi diretti dall’azienda e il responsabile negozi in franchising emergono nel retail, mentre nel settore della produzione la figura più richiesta risulta essere il tecnico di produzione. L’area acquisti annovera il buyer di prodotti finiti tra le professioni più richieste. Infine, nell’indotto, è lo stilista la posizione più ricercata.

La formazione. I profili professionali delineati nella ricerca richiedono un’adeguata formazione da parte di scuole specializzate nel settore, come l’Accademia del Lusso, l’Istituto Europeo di Design, l’Istituto Carlo Secoli, la Nuova Accademia delle Belle Arti, l’Istituto di Moda Burgo, l’Istituto Marangoni, il Politecnico di Milano, SDA Bocconi, l’IPSOA, l’Accademia Vetrinistica Italiana, Up to Date – Fashion Academy. “È interessante vedere – ha sottolineato Mascaretti – come le scuole del territorio milanese siano riuscite ad andare incontro al fabbisogno formativo di volta in volta richiesto dal mercato del lavoro nel settore moda. I corsi erogati, infatti, rispondono bene all’esigenza di formazione specifica sia per le professioni già esistenti sia per quelle emergenti. Ai 148 corsi annuali e pluriennali (diploma, laurea e master), 80 per la formazione delle professioni più richieste e 68 per quelle emergenti, si aggiungono i 78 corsi brevi, (47 per le professioni già esistenti, 31 per quelle nuove), altamente specialistici studiati per coloro che vogliono affinare la propria conoscenza nel settore per ricoprire al meglio nuovi incarichi”.

“Per alcune professioni la formazione va perfezionata, come nel caso del responsabile di show room, del retail manager, del direttore di negozio e del responsabile dei punti vendita in franchising (per le professioni già esistenti) e per il retail operation manager e il personal shopper fra le professioni emergenti. Queste figure richiedono, infatti, una formazione di base che viene poi affinata grazie all’esperienza acquisita sul campo”.
“La ricerca – ha proseguito Mascaretti – è utile sia al mondo della formazione, che può contare su informazioni aggiornate rispetto agli effettivi fabbisogni professionali del mercato, sia per i giovani che desiderano scegliere di costruire il loro futuro in questo settore trainante per la nostra città”. Solo in due casi – lo stock manager e l’industrial property manager (entrambe professioni emergenti) – non esiste ancora una formazione specifica. Per lo stock manager infatti la formazione necessaria risulta essere solo quella di base, per l’industrial property manager, invece, alla formazione specifica iniziale, si aggiunge la necessità di corsi di aggiornamento dovuti ai mutamenti in materia legislativa.

“Le figure emerse da questo studio – ha concluso l’assessore – verranno inserite nell’enciclopedia virtuale delle professioni, Propfpedia.it, il nuovo portale dedicato alle imprese, alle istituzioni e ai giovani che vuole diventare un punto di riferimento per il lavoro e la formazione. E’ un progetto promosso dal Comune in collaborazione con la Fondazione IULM e la Scuola di Comunicazione dell’ateneo, che intende rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. E’ stato avviato lo scorso giugno con le figure dedicate alla comunicazione e verrà costantemente aggiornato e ampliato ad altri settori”.

www.comune.milano.it

Commenti (1)

  1. Proprio un tipo giusto questo assessore…

    Speriamo diventi Sindaco o Ministro…

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