Galliano è colpevole

di La Redazione 0

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Il processo contro John Galliano, apertosi lo scorso giugno, è giunto a conclusione e la sentenza è stata durissima: l’ex-stilista di Dior è stato riconosciuto colpevole di aver rivolto insulti anti-semiti, ai danni di una coppia seduta al tavolino accanto, al bar La Perle di Parigi, il 24 febbraio scorso, mentre era in stato di ebrezza.

Così lo stilista  britannico si vedrà costetto a sborsare una  multa di 4 mila euro con la condizionale, cui dovrà aggiungere 2 mila euro di ammenda con la condizionale per un precedente episodio che avuto luogo, l’8 ottobre 2010, nello stesso bistrot, secondo quanto dichiarato da una donna, altra vittima dei suoi insulti razziali.Lo stilista dovrà, inoltre, anche a versare 1 euro simbolico di danni morali ed interessi alle vittime dei suoi insulti e ad alcune associazioni antirazziste che si erano costituite parte civile nel processo; dovrà inoltre occuparsi di rimborsare le spese legali degli stessi.

D’altra parte, il giudice si è mostrato anche fin troppo clemente nei confronti dello stilista che  rischiava fino a sei mesi di carcere e 22.500 euro di ammenda. Neppure il designer più talentuoso del mondo dovrebbe in fatti potersi permettere il lusso di mostrare tali carenze dal punto di vista etico ed umano. In ogni caso sembrerebbe che la sua splendida carriera fosse ormai quasi giunta al capolinea; ora anche il brand che porta il nome di Galliano è in bilico: anch’esso appartiene al gruppo  LVMH, lo stesso di Dior e, dunque, lo stesso che ha provveduto a sospenderlo e poi a  licenziarlo in tronco. Quello che certo è che ormai la figura dello stilista rimarrà segnata irremediabilmente  dal riprovevole episodio.

Nel frattempo, la maison Dior inizia a sentire fortemente la mancanza di un direttore creativo: si è fatto il nome di Marc Jacobs, eppure sembrerebbe che lo stilista americano abbia preso contatti anche con Gianfranco Ferré, altro marchio rimasto senza stilista.

Fonte: d-repubblica.it

 

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