Si avvicina la Festa della Donna. Ed è inutile sottolineare come il suo senso non sia nelle chiassose ed euforiche cene tra amiche della sera dell’8 Marzo. Più importante è iniziare, già stasera, a vederci come qualcosa di delizioso, ad apprezzare di noi stesse quello che, nonostante tutti i nostri sforzi, non è stato visto da chi volevamo lo facesse. Ma che comunque esiste, oltre la capacità degli altri di vederlo o meno e oltre i nostri difetti.
Non si tratta di ostinarci a vivere nella realtà incantata dei nostri sogni o in un libro che abbiamo scritto da sole e che non rispecchia la realtà: è che oltre gli aspetti spigolosi del nostro carattere, oltre quelli troppo morbidi del nostro corpo, oltre i capelli che non stanno al loro posto, c’è il nostro diritto a essere valorizzate e apprezzate. E tutto questo vale anche guardando allo stereotipo della donna che deve essere magra per essere bella, sia che appartenga al mondo della moda o dello spettacolo sia che si tratti di una donna comune. Per fortuna, ogni tanto qualcuno combatte per loro: così Roberta Armani ha deciso di vestire, ai Grammy Awards, la bellissima e morbida cantante Adele, dopo che Karl Lagerfeld l’aveva definita troppo grassa.