Lo shopping compulsivo, parte seconda

Abbiamo iniziato ieri a parlare dello shopping compulsivo… Il rito dello shopping produce sempre un senso di benessere immediato su di noi. Ed è normale sentirsi euforiche tra gli espositori e appagate all’uscita del negozio, con  i sacchetti dei nuovi acquisti da sistemare nel guardaroba.

Ma mettiamo che quell’euforia si consumi subito per lasciare posto ad un senso di vuoto… Che tenteremo di colmare altro shopping, per ripetere questo meccanismo in continuazione, dipendendo da esso per tentare di stare bene, almeno per un pò. E finiremo per sostituire le nostre cose a noi, l’apparenza a quello che davvero siamo e col tentare di anestetizzare  le sensazioni di dolore o tristezza con il momento (continuamente ripetuto) dell’acquisto.

I love shopping da morire, lo shopping compulsivo

Pensavo a Becky, Becky Bloomwood, la protagonista della saga di “I love shopping” di Sophie Kinsella, che poi è una traduzione italiana del primo libro della serie che si intitola “The Secret Dreamworld of a Shopaholic”. Ma il mondo di una shopaholic, un’alcolizzata di shopping,  non può essere un mondo di sogno, perchè il termine indica, di per sè, una dipendenza, ovvero qualcosa che spaventa sempre.

Sia chiaro, amo il mondo leggero di Becky, le sue scarpe e le sue svendite segrete nei palazzi pericolanti di New York… Ma vederla utilizzare una culla al posto di un carrello, per riempirla di abitini per un figlio di cui ancora non conosce il sesso… E poi osservarla mentre si abbuffa di cose che non userà mai. Tutto questo mi preoccupavava più che divertirmi. E lo shopping compulsivo è qualcosa di cui preoccuparsi perchè rientra tra le dipendenze patologiche: e ciò indica l’esistenza di un disagio alla base.

Accessorize: costumi da bagno estate 2012

Mare, sole, spiaggia e vacanze, queste tre parole fanno parte di un indumento molto amato dalle donne, ossia il costume da bagno. Per l’estate 2012 il brand inglese low cost … Accessorize ha realizzato una collezione trendy e molto bella caratterizzata bikini, costumi interi, e trikini.

Evolvediffusion.com: il factory store on line dei migliori brands

Pensate che nel bel paese nel 2011, circa sette milioni di persone hanno comprato on line merci e/o servizi per uso privato e ai primi due posti della graduatoria ci sono i beni e servizi legati a viaggi e turismo, subito seguiti dagli acquisti di abiti, accessori e articoli sportivi (30,2%).

Concorso Nazionale di Moda Etica, interpretare il Bianco

Il Concorso Nazionale di Moda Etica è stato ideato e promosso dagli Artigianauti, portale online dedicato alla promozione dell’Artigianato Contemporaneo e delle Autoproduzioni. Sono chiamati a partecipare  designer, stilisti e creativi ed il tema da affrontare è “Il Bianco. La luce della contemporaneità”.

Il tema andrà affrontato in modo assolutamente personale e dovrà essere letto in chiave etica e al contempo critica, utilizzando tessuti e tinture naturali, così come materiali riciclati. Le aree coinvolte sono: abbigliamento, accessori moda, bijoux e gioielli e tessili. Ci si può presentare, entro il 31 maggio 2013,  anche per più di una categoria, basta inviare i lavori separatamente, e si può partecipare anche in gruppo o in equipe.

Coccinelle prepara lo sbarco in Cina

Coccinelle, l’azienda italiana famosa nella produzione di borse, scarpe e accessori nel segmento del “lusso accessibile” ha chiuso il primo trimestre 2012 con risultati sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio.

La Envelope bag, meglio di una lettera d’amore

 Esiste un evidente collegamento tra le bellissime Envelope bag e il celeberrimo brano delle Marvellettes “Mr. Postman”. O meglio, il collegamento vi sarà più evidente ascoltando il pezzo e cogliendo l’entusiasmo delle ragazze della Motown Records che imploravano il postino di controllare se fosse arrivata la tanto desiderata lettera dal fidanzato lontano.

“Stop, Oh yes, wait a minute Mister Postman, Wait Mister Postman. Please Mister Postman, look and see, if there’s a letter in your bag for me”. Questa è la traduzione della parte iniziale del testo e può esprimere alla perfezione l’attesa non tanto di una lettera nella borsa di un postino, quanto di una bellissima borsa, la cui forma ricorda una lettera, o meglio la busta che la contiene. Ecco il collegamento con una Envelope bag.

Tavecchi due nuovi monomarca a Seul e Kiev

SE l’estate 2011 per Tavecchi con l’apertura del primo monomarca a Milano è stata spettacolare, ora lo storico brand italiano di borse e accessori specializzato nella pelletteria business e travel, si lancia in un a estate 2012 ricca di novità: tanto che ha ultimamente inaugurato un negozio monomarca a Seul, e a breve ne aprirà un altro a Kiev.

Domenico Dolce fotografo e il Calcio, ovvero il libro “Campioni”

 Da individuo di sesso femminile che si rispetti non muoio per il calcio. Ma lo osservo con curiosità come quasi tutte le cose che mi circondano. E così ieri, tra cucchiaiate di gelato e passate di smalto sono arrivata a guardare i calci di rigore dei Quarti di Finale degli Europei. E cronaca nota che l’Italia abbia vinto sull’Inghilterra per 4-2 ma volevo raccontarvi dell’incredibile eccitazione che mi ha invasa mio malgrado. Avevo la mente vuota di colpo  e devo così essere d’accordo con quanto afferma un mio amico: mentre le donne passano il tempo a struggersi pera more i maschi si alleggeriscono con il calcio.

E probabilmente Aleksej Kirillovič Vronskij guardava partite in tv di nascosto mentre Anna Karenina finiva sotto un treno.  Ma c’è da dire che le partite fanno molto bene anche a noi… Non fosse altro per  quei 22 in campo. E proprio ieri mi dicevo di come ormai i giocatori spesso siano trendy, persone con gusto e dotati di cultura. E in effetti il loro legame con il mondo della moda è strettissimo: così non è un caso che lo stilista Domenico Dolce di Dolce & Gabbana, che si è messo alla prova come fotografo, abbia deciso di immortalare dei calciatori.

Espadrillas, il grande ritorno per l’Estate

Le Espadrillas sono di nuovo tra noi. Questo è il grande ritorno di fiamma della, per ora, già rovente Estate 2012. La scarpa di tela cucita a mano su suola in corda di iuta o canapa nasce, addirittura, nel Medioevo, nella zona dei Pirenei e attraverso i secoli arriva a spopolare negli anni’80.

Ed ora le scarpe colorate e leggere sono tornate in voga. D’altra parte l’uso di tessuti naturali le rendono fresche, in grado di assorbire l’umidità ed assolutamente adatte ad affrontare la stagione estiva… Ma naturalmente questo è il modello tradizionale per tessuti e modello flat. Mentre  quelle attuali utilizzano materiali sintetici ma, soprattutto, si alzano con zeppe e si arriscono con lacci e variano con modelli open toe.